Horror, splatter, giallo all'italiana, spaghetti western, poliziotteschi, commedie sexy, cannibal movie

sabato 2 giugno 2012

Milano calibro 9 di Fernando Di Leo


Ugo Piazza esce da San Vittore grazie a un’amnistia e subito viene avvicinato dagli uomini de L’Americano, boss mafioso trapiantato a Milano, per cui lavorava. Ugo è accusato di aver fregato al boss 300mila dollari durante un passaggio di mani dei soldi, avvenuto tre anni prima. Nonostante Ugo neghi fermamente di aver fregato L’Americano, gli scagnozzi del boss non lo mollano un attimo e non perdono tempo per fargli sentire il fiato sul collo in tutte le maniere. Inoltre Ugo Piazza è tallonato dalla polizia che punta all’Americano e da un individuo misterioso del quale vediamo solo che indossa una giacca rossa. Ma Ugo è un tipo tosto, non molla. Torna dall’amante, una ballerina da night e si riavvicina all’amico Chino, un killer siciliano. Nel frattempo viene ingaggiato nuovamente dall’Americano con l’intento di tenerlo sott’occhio, ma gli eventi crollano vertiginosamente fino ad arrivare a un imprevedibile e tragico finale.

Milano calibro 9, ispirato ai racconti di Giorgio Scerbanenco, non è propriamente un poliziottesco anche se viene spesso inserito in quel genere. E' un noir in piena regola e fuori dagli schemi come lo sono un po’ tutti i film di Fernando Di Leo.
Da urlo il cast con un ottimo Gastone Moschin nella parte di Ugo Piazza, Mario Adorf, sempre sopra le righe, braccio destro dell’Americano, Barbara Bouchet nella parte della ballerina amante di Ugo e Philippe Leroy nei panni del killer Chino.
Ottima la colonna sonora firmata da Luis Bacalov e dal gruppo progressista italiano degli Osanna. Sceneggiatura di ferro scritta dallo stesso Fernando Di Leo. Sorprendente per alcuni spunti e temi. Un esempio è la discussione fra il commissario di polizia e il suo vice che affrontano problemi che abbiamo tutt'oggi come quello del sovraffollamento delle carceri e sulla condizione in cui vivono i detenuti.
Capolavoro del noir italiano. Da vedere assolutamente.

Il trailer del film
 

Nessun commento:

Posta un commento